giovedì 25 febbraio 2016

Spotlight e le verità nascoste (a se stessi)


Il Team del Boston Globe "Spotlight" nacque nel 1970, due anni prima che scoppiasse lo scandalo Watergate, e pose le basi per quello che sarebbe divenuto negli anni il giornalismo d'inchiesta americano.
"Il caso Spotlight" ("onore" ai titolisti italiani che hanno frainteso anche stavolta, trasformando il nome del team nel caso indagato) racconta una delle battaglie più dure intraprese da quei giornalisti nel 2001, quella contro la pedofilia "istituzionalizzata" dei preti di Boston (da cui il cosiddetto "Massachusetts Catholix sex abuse scandal") e contro il sistema giudiziario e informativo che contruibuì ad insabbiare atti e documenti ufficiali.
Il film di Tom McCarthy impagina diligentemente l'inchiesta, senza drammatizzare o spettacolarizzare, lasciando che siano i fatti a parlare e a sedimentare dentro gli spettatori. 
Mancano probabilmente le vibrazioni del grande cinema degli anni '70, ma in compenso nel film si fa strada  un'idea sottile e non poco inquietante sulle storture della società dell'informazione, quella talmente presa dal proprio fervore investigativo (o semplicemente dall'ansia da scoop) da essere diventata silenziosa "complice" dei fatti, incapace perfino di riconoscere la propria miopia interna.
Solo un cenno forse, ma di quelli che lasciano il segno.
Da vedere.






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