martedì 25 settembre 2018

NunnAbelle


Per ridere un po' del film del momento (ogni tanto devo abbandonare la serietà)...


 

venerdì 17 agosto 2018

ARETHA FRANKLIN, un punto esclamativo sul pentagramma


Addio magica, sensazionale ARETHA.

L'unico punto che la vita potrà mettere davanti alla tua voce sarà unicamente un punto esclamativo.

Non smettere di cantarla quella canzone!


https://www.youtube.com/watch?v=6ktFUwPGWag




                        Disegno di Andrea Lupo

venerdì 10 agosto 2018

Notte (cinica) di San Lorenzo


Perchè ormai preferisco le stelle sincere a quelle soltanto "esibizioniste"...

Buona notte di San Lorenzo!



                 Di Andrea Lupo 

venerdì 27 luglio 2018

Incontro “molto” ravvicinato con Richard Dreyfuss al Taormina Film Fest




E’ quello che può capitare in una sera d'estate a Taormina quando gli astri depongono idealmente i loro baci sulla costa e le stelle più terrene (quelle hollywoodiane) attraversano incantati i viottoli della Perla dello Jonio, soffermandosi sui riflessi che quei baci proiettano sul mare.
E’ uno di quegli incontri che può avvenire solo al Taormina Film Fest, quel festival ritrovato, miracolato e finalmente restituito al pubblico dopo beghe giudiziarie infinite e la pallida edizione “in house” dello scorso anno. In questo primo anno di fondamentale “ripartenza” concettuale e strutturale della kermesse (è la prima edizione curata interamente da Videobank sotto l’alta egida professionale dei direttori artistici Silvia Bizio e Gianvito Casadonte) sono tornati i film e il concorso, le masterclass (più rilassate rispetto al passato) e la competenza e in ultimo, naturalmente, le star straniere. Vecchie conoscenze che fanno ritorno a teatro (un ironico e sempre piacevolissimo Rupert Everett), maestri indiscussi al centro di memorabili incontri (Terry Gilliam), ospiti-amici che si comportano come cerimonieri di casa (Matthew Modine, splendido su qualsiasi linea, da quella professionale a quella umana) e infine qualche personalità che ancora non era stata ospitata come, appunto, il mitico Richard Dreyfuss, grande protagonista di capolavori spielberghiani (“Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “Lo squalo”, “Always-per sempre”) oltre che di un capitolo fondamentale della new wave hollywoodiana degli anni ‘70-’80 (titoli come “American Graffiti”e “Goodbye amore mio!” per quale l’attore ha ricevuto il suo unico premio Oscar di carriera).


Proprio a lui è dedicato l’omaggio illustrato interamente ispirato a “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, film segnante della mia vita cinematografica e frammento indispensabile di un personalissimo discorso amoroso con l’arte e la vita (e con l'arte che si intreccia alla vita). Già perché se “E.T.” a 10 anni mi faceva percepire, tra le pieghe di un incontro alieno, tutta la bellezza e l’abnegazione di cui l’amore e l’amicizia erano capaci, con “Incontri ravvicinati del terzo tipo” ho avuto il privilegio - come del resto milioni di spettatori al mondo da 40 anni a questa parte- di vivere l’attesa di un convegno con l’ignoto, fissando una volta fatta di stelle che viravano in luci messianiche e in ultimo di toccare, attraverso il riverbero di quelle luci extraterrestri, una porzione infinitesima di assoluto.  Che si tratti di alieni, di umani rapiti e poi restituiti al loro tempo o della proiezione di un affetto per i cari che non ci sono più, quel film riesce, come un miracolo, a stendere una mano sull’anima di tutti, rendendo quell’abbraccio interstellare simile a un’epifania religiosa sospesa tra il sensoriale-visivo e il musicale-intimista. E riesce a rendere tutto questo non soltanto per il tramite di una sensibilità infantile (quella del regista), ma anche e soprattutto grazie a allo sguardo immacolato e "bambino” del suo fantastico protagonista Richard Dreyfuss. Proprio a quegli occhi faccio cenno nella dedica scritta sul retro del disegno e mai avrei immaginato che quelle parole avrebbero “sollecitato”, dopo l’approccio formale iniziale (gestito da una cordialissima collega giornalista che l’aveva appena intervistato), anche un diverso tipo di incontro.   






A Richard Dreyfuss, per aver guardato il cielo e gli alieni attraverso gli occhi dei bambini di tutto il mondo”. Queste le parole che ho scelto e attraverso le quali ho cercato di sublimare le sensazioni che il film e l'interpretazione del suo protagonista ancora mi procurano dopo infinite visioni.
Lui le legge e le rilegge con lo stesso sguardo blu-cielo del 1977. Sorride, mi ringrazia con entusiasmo e poi si abbassa, con mio stupore, cercando lo spazio per una confidenza privata, distante dal trambusto che ci circonda in quella terrazza d’albergo. Le parole che gli ho scritto -mi dice- gli hanno rievocato il ricordo dei momenti in cui cercava, ben quarant’anni prima, di ottenere la parte proprio per quel film. Voleva assolutamente quel ruolo e pur di convincere un giovane Spielberg a sceglierlo per interpretare Roy Neary - papà di famiglia amante del “Pinocchio” disneyano, figura innocente e tormentata travolta da follia e visioni aliene - non esitò a diffondere per gioco voci simpaticamente diffamatorie sui colleghi più affermati e già in lizza per quella parte. Così Gene Hackman e Al Pacino, racconta,  venivano liquidati da lui nei corridoi come "poco bravi" o addirittura "matti" e neppure Jack Nicholson veniva risparmiato ( “Dissi a Spielberg che non aveva senso dell’umorismo”). Infine arrivò la frase che convinse definitivamente il futuro regista di "Indiana Jones" a sceglierlo: “You need a child!”. Me la riporta con espressione seria fissandomi negli occhi e indicando contestualmente la mia dedica. Dreyfuss sapeva, e Spielberg intimamente anche, che erano necessari gli occhi di un bambino per guardare dentro quelli di un alieno, per restituire cioè quel senso di stupefazione tutto infantile capace di muovere l’adulto lontano dalla sua stessa famiglia e il personaggio di Roy verso quella folle corsa fino al Wyoming e alla Devil's Tower (la montagna-simbolo dell’incontro). Inconsapevolmente devo aver rievocato quella sensazione attraverso l’immagine (in cui gli occhi sono ancora quelli di allora), ma soprattutto attraverso lo scritto, e di questo l'incredibile Richard mi ringrazia vivamente. Ribatto emozionato (in uno stentatissimo inglese anche se miracolosamente ormai ci capiamo) che il dono me l’ha fatto lui in quel preciso momento, condividendo inaspettatamente quel ricordo in uno spazio così caotico. Inutile dire che, personalmente, versavo in uno stato a metà tra l’incredulo e l’apnea da ascolto; raramente era accaduto che un attore omaggiato con un disegno mi dedicasse tanto tempo e in modo così confidenziale e sentito. “Ma che vi siete detti?” azzarda un collega quando finisco con lui. In effetti è più facile scriverlo qui che esprimerlo a voce. Dopo la foto Dreyfuss continua a guardare disegno e dedica, esibisce di sua iniziativa la mia stampa ai fotografi e quindi mi riavvicina ancora. “Questo dono è soltanto tuo, non di nessun altro!” mi rammenta riferendosi al disegno. E infine “Non bisogna avere paura del cielo” indicandomi proprio la volta celeste sopra Taormina e il mistero ancora racchiuso al di là dello spazio visibile. Chissà se da lassù i "grigi" benevoli del film stavano veramente fissando tutta la scena, magari intonando le cinque note storiche (di John Williams) che suggellarono quarant'anni fa quella toccante solidarietà fra umani e alieni. Io lo ringrazio ancora e gli stringo la mano, sentendomi un po’ io quell’alieno, piombato sulla Terra(zza) di Taormina con pochissime speranze d'incontro e poi sorpreso nel trovarvi un’accoglienza così inaspettata.
Idealmente, attraverso l’unico linguaggio che vorrei sempre usare (quello del disegno), ho unito il bambino Dreyfuss al me bambino che sogna ancora di contemplare dal vero quell’epifania di luci, colori e mistero. Concedetemi di incastonare questo po’ di altisonante poesia nel cielo. Perché stavolta e per qualche minuto in più il cinema è voluto davvero venire da me. Ed è stato impossibile accoglierlo senza commozione. Grazie Richard!  


Testo e disegno di Andrea Lupo  
     
  

sabato 30 giugno 2018

Pride Day 2018: una vignetta per l'arcobaleno


Vignetta dedicata alla giornata dell'orgoglio LGBT. 
Perchè l'arcobaleno non è che la somma di quei colori mirabili e sgargianti che definiscono l'unicità di ogni persona, sia come singolo che nelle famiglie.
E se i colori non si dominano allora gli arcobaleni non si possono zittire...

https://www.nowinsicily.it/blog/larcobaleno-che-zittisce/

mercoledì 27 giugno 2018

Brian Selznick e il cinema delle meraviglie

Fra il Martin Scorsese di "Hugo Cabret" e il Todd Haynes dell'ultimo "La stanza delle meraviglie" un viaggio cinematografico dentro le tematiche del celebrato romanziere e illustratore per ragazzi Brian Selznick. Con una piccola tappa personale. Nel link sotto l'articolo:

https://www.nowinsicily.it/blog/brian-selznick-e-il-cinema-delle-meraviglie/ 

mercoledì 13 giugno 2018

Un "mare" di pietà


Ho concepito questa immagine alcuni giorni prima dei fatti riguardanti l’Aquarius, quei fatti che stanno dividendo l’Italia e gli italiani stessi. Non ho la presunzione di affidare alla stessa un peso o un pensiero specifico. Quella dei migranti è una delle più grandi emergenze umanitarie che la società globale si sia mai trovata ad affrontare in questo secolo e che ancora dovrà affrontare domani. Una questione i cui "strascichi", fra tratta di schiavi, interessi delle organizzazioni (governative e non), equilibri nazionali e speculazioni economiche e locali, hanno ben poco di umano. Nell’impossibilità di affidarmi a un giudizio unico (i giudizi sono “liquidi” e cambiano, anche opportunisticamente, ogni giorno) consegno a questa immagine unicamente il compito di fissare alcuni punti fermi sulla questione, figurativamente (o forse solo didascalicamente, decidete voi) riassunti così: che la Cristianità non deve essere "forma" ma soprattutto “modo”; che gli “inesistenti” (parola che purtroppo ultimamente piace ai più) esisteranno sempre; che l’Europa intera non deve essere la loro corona di spine; che la schiavitù nei campi c’è anche quando non la si vede e che la bandiera tricolore è sì un vessillo ma può essere anche “vestito”. La somma di tutto ciò è un invito rivolto soprattutto a chi (fra)intende i social come unico metro di misura del pensiero: quello a mantenerci sempre e nonostante tutto “umani”. Sia quando si plaude convinti all’azione politica di turno che quando si è in disaccordo con essa o magari "solo" quando si segue il trend che più ci identifica. La misura di questa umanità la stabilisca ognuno personalmente, conformandola magari al proprio vissuto e "sentito". Ciò che però più conta è non smettere di interrogarla, invitandola sempre ai tavoli del pensiero. Sembra poco ma in realtà è la sola virtù che ci consente ancora di restare in equilibrio, impedendoci di vacillare pericolosamente da un lato all’altro...proprio come se fossimo in una barca

 Andrea Lupo 

martedì 5 giugno 2018

Incontro con Marcello Fonte, "Dogman" dal cuore d'oro


L'incontro con Marcello Fonte, Palma d'Oro a Cannes per il bellissimo "Dogman" di Matteo Garrone, al Cine City Ariston di Catania con la consegna di un disegno a lui dedicato. 

Nel link sotto l'articolo: 

https://www.nowinsicily.it/blog/incontro-con-marcello-fonte-dogman-e-cuore-di-cannes/






giovedì 10 maggio 2018

lunedì 7 maggio 2018

Omaggio a Ermanno Olmi



Addio a Ermanno Olmi.

Il cantore della gente semplice e orgogliosa è tornato al suo Bosco vecchio fra i geni dell'albero...

Qui il mio omaggio.

https://www.nowinsicily.it/blog/omaggio-al-maestro-ermanno-olmi/


venerdì 6 aprile 2018

mercoledì 4 aprile 2018

4 Aprile, due anniversari per i diritti civili degli afroamericani

Due anniversari, l'uno di nascita e l'altro di morte. Due voci fondamentali nella battaglia per i diritti civili degli afroamericani. La poetessa maya Angelou e il politico Martin Luther King Jr.
Nel link l'omaggio.
Qui sotto il mio disegno per loro...

https://www.nowinsicily.it/blog/4-aprile-due-anniversari-per-i-diritti-civili-degli-afroamericani/


lunedì 26 marzo 2018

Omaggio a Fabrizio Frizzi, l'uomo gentile della Tv


E' stato facile disegnare Fabrizio Frizzi.
Perchè il sorriso che ci ha fatto compagnia in questi anni era una delle cose più sincere e spontanee
che la tv potesse offrirci...
Addio Fabrizio e che il sorriso ti accompagni ovunque...

https://www.nowinsicily.it/blog/in-omaggio-a-fabrizio-frizzi-il-volto-gentile-della-tv/



mercoledì 14 marzo 2018

Omaggio grafico a Stephen Hawking


Neanche il cinema è riuscito a restituire l'"infinito" di questo scienziato e pensatore moderno. 

Neanche un disegno può renderne la grandezza.

Ci lascia Stephen Hawking, nato a Cambridge, morto fra le sue stelle.

Questo il mio disegno per lui:


https://www.nowinsicily.it/blog/lomaggio-grafico-a-stephen-hawking/



lunedì 12 marzo 2018

venerdì 2 marzo 2018

Il tuo nome è Desiderio

Tra critica e tentatavi di poesia ecco le mie riflessioni sul bellissimo film di Luca Guadagnino, "Chiamami col tuo nome". Nel link sotto l'articolo:

https://www.nowinsicily.it/blog/il-tuo-nome-e-desiderio/

mercoledì 28 febbraio 2018