domenica 27 marzo 2016

Addio a Paolo Poli, teatrante ironico, autentico e "necessario"

Il doveroso tributo a una colonna del teatro italiano.
Ironico, tagliente, elegante, politico, surreale, fiero, colto...in una sola parola "necessario".
 
"La sola legge che non ho infranto è quella di gravità"
(Paolo Poli)

 


venerdì 25 marzo 2016

Se questa è Pasqua...


"Dicono che al mondo c'è tanta religione per far sì che gli uomini si odino ma non abbastanza perchè si amino..."
("Angel Heart" di Alan Parker)

A distanza di secoli si muore ancora per i peccati degli altri o, meglio, si muore per le responsabilità di altri.
Ma se il mondo brucia non significa che in quel fuoco debbano perire anche i resti della società civile.
Pensiamoci tutti, soprattutto quelli che usciti da un tempio o da una chiesa hanno fame quotidiana di guerra, col primo passante o magari col proprio vicino.
E se, come dicono in un film, “al mondo c’è tanta religione perché gli uomini si odino ma non abbastanza perché si amino” allora dovremmo essere noi a rendere sufficiente quell’ “abbastanza”, perché altrimenti è inutile stare dietro ai riti e ai culti.
Sono ovvietà s’intende, ma non è forse l’ovvio la verità più difficile da tramutare in azione?

 




sabato 19 marzo 2016

Il "serio" divertimento di "Ave, Cesare!"


Dopo la bruma grigia ed esistenziale del bellissimo "A proposito di Davis", i fratelli Coen tornano al colore, all'omaggio e al diletto del cinema con un'opera frizzante e solo apparentemente d'evasione come "Ave, Cesare". 
Un film che, dopo il divertimento gioiosamente sopra le righe e il puro piacere estetico e musicale, chiede allo spettatore di interrogarsi non tanto sui massimi sistemi religiosi o politici chiamati in causa dalla narrazione, quanto sul modo in cui gli stessi continuano oggi a influenzare la più grande industria dell'intrattenimento globalizzato. 
Il mondo, proprio come il cinema evocato dal film, è tutta una questione di compromessi (irrisolti ovviamente) fra fede, ideologie, sesso e comparse pagate un tanto al chilo.
Niente è cambiato da allora, abbiamo solo più anticorpi (cinematografici?) per comprenderlo.
Ave, Coen....






  
 

giovedì 10 marzo 2016

Oscar 2016: Sopravvissuti e sopravviventi

L'atteso Oscar a Leonardo Di Caprio, l'Oscar al primo soundtrack di Ennio Morricone, i premi alle esordienti neo-candidate...   
Ecco le mie riflessioni all'indomani degli Oscar 2016.
Non si tratta della classica elencazione di premi ma di uno sguardo personale sui verdetti condotto attraverso una chiave di lettura inedita, quella della "sopravvivenza".
 
Nel link sotto l'articolo.
Buona lettura.

http://www.voismagazine.it/dp/2016/02/29/oscar-2016-sopravvissuti-e-sopravviventi/



 
 

domenica 6 marzo 2016

"Il figlio di Saul", l'orrore, la pietà e la memoria

L'Oscar 2016 per il Miglior Film straniero è andato meritatamente al bellissimo Il figlio di Saul, approccio inedito, crudo e necessario sulla tragedia della Shoah.
Un film, quello dell'ungherese Laszlo Nemes, capace di spazzare via le tante visioni hollywoodiane conciliatorie sull'Olocausto e di mettere il punto (forse definitivo) sui limiti e le responsabilità di un regista di fronte a ciò che è cinematograficamente "mostrabile".
Un film sull'orrore che si fa quasi "film dell'orrore", ma anche una parabola umana e misericordiosa sul significato della memoria storica collettiva.
Un'opera potente, unica e imprescindibile per ogni spettatore.
Da non perdere assolutamente.


Nel link sotto la recensione:
http://illustracinema.blogspot.it/2016/02/il-figlio-di-saul-un-canto-crudo-e.html

Disegno per "Il figlio di Saul" opera di Andrea Lupo

    




mercoledì 2 marzo 2016

L'orrore è una fabbrica aperta a Mezzanotte...


Meno male che esiste.
Parlo della preziosa Midnight Factory, la casa tutta italiana specializzata nella distribuzione di titoli horror belli e sconosciuti che nel belpaese (si fa per dire) faticano ad arrivare nelle sale o perfino in home video.
Ci volevano questi folli, incredibili ragazzi (o giovani uomini con lo spirito da ragazzi) per colmare le lacune di una distribuzione che ancora oggi si dimostra miope di fronte alla qualità intrinseca a un genere per lo più (ingiustamente) sottostimato.
Perchè dinanzi a un qualsiasi, insulso capitolo di saghe POV sponsorizzato dalle major, loro rispondono portando in sala prodotti indipendenti e necessari come quella gemma che è "Babadook" o il capolavoro "It follows" (il regalo per la prossima estate).
Perchè mentre i cinema si riempiono di insulse parodie horror loro invece ci portano, direttamente nel salotto di casa, l'incubo metamorfico di "Honeymoon",  la trilogia del terrore di "V/H/S" e quei "Tales of Halloween" che renderanno di certo più sinistro il prossimo 31 Ottobre.
Perchè per fare felice un appassionato occorre che ci sia un appassionato a dirigere la baracca (o una "fabbrica", rigorosamente aperta a mezzanotte).
Perchè il Male, come dicono loro, bisogna saperlo fare "bene". 

Perchè un contest come quello intitolato "We love Horror", gara fra illustrazioni dedicate ai titoli Midnight Factory, poteva concepirlo solo chi dell'horror ha fatto la sua professione, dedicandolo a chi dell'horror ne ha fatto la sua seconda pelle.
Proprio come me, proprio come tanti altri.
We are everywhere..
Ci chiamano nerd, morbosi o talvolta svitati sol perchè, anche da adulti, esultiamo di fronte a uno squartamento gratuito, vibriamo nel percepire cigolii e presenze sinister e amiamo portarci a letto l'inquietudine di un torvo babau che vive nell'ombra (o nella mente).
Ci credono sbagliati perchè persi dentro il male, noi che invece il bene sappiamo distinguerlo di più e meglio.
Ci vedono fuori dal mondo, dall'arte e dalla vita laddove i veri appassionati (di cinema, arte e vita) siamo proprio noi, strambi ragazzotti che amano dialogare con le tenebre della sala solo per uscire da questa più innamorati della luce.
Coccoliamo la paura senza rifuggirla, viviamo di brividi che ci mantengano insonni finchè il sonno (della ragione?) non prende infine il sopravvento.
Gustiamo il terrore come una linfa perchè, in fondo, quello vissuto al di là dello schermo non sarà mai peggiore dell'orrore fuori di esso.
Ci nutriamo di urla, mostri e maledizioni e, chissà, magari un domani saremo più preparati ad affrontare l'assalto dei very boogeyman.
E a salvarci naturalmente.
Perchè, in fondo, rispetto agli altri noi sappiamo sempre quale porta prendere per scappare...
We love horror....          

 
Un grazie alla Midnight Factory per aver scelto il mio disegno dedicato a "Sinister" come vincitore fra tanti altri, meritevoli concorrenti (compreso il sottoscritto che gareggiava con se stesso con altri due omaggi dedicati a "Green Inferno" e "Babadook").


Il disegno dedicato a "Sinister" di Andrea Lupo, vincitore del contest "We Love Horror"

Disegno dedicato a "Green Inferno" di Andrea Lupo
   
Disegno dedicato a "Babadook" di Andrea Lupo 

Gli omaggi al primo classificato: Il poster autografato di "Tales of Halloween" e i due bluray. Grazie Midnight Factory!