lunedì 22 febbraio 2016

L' affresco americano al sangue di "The Hateful Eight"


Fuori dalle candidature principali agli Oscar 2016 (a parte il premio ormai scontato per il soundtrack di Ennio Morricone), "The Hateful Eight" è forse il titolo più ferocemente politico di tutta la filmografia di Quentin Tarantino.
Il regista utilizza gli stilemi più noti del suo cinema (le iene, la claustrofobia, la struttura ad interrogatorio) per fare un processo personale all'America, alle sue ipocrisie e razzismi.
Inevitabile la stroncatura da parte del pubblico americano.
Dopotutto come far digerire quel metaforico "sputo" su un mito fondativo come Abramo Lincoln?

Nel link sotto la mia recensione:
http://www.voismagazine.it/dp/2016/02/22/the-hateful-eight-la-recensione/


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