sabato 2 aprile 2016

"Suffragette", le donne che dovrebbero ispirare gli uomini

Omaggio grafico a “Suffragette” a quasi un mese dalla sua uscita in sala.
Un post che non ha bisogno di essere divulgato nei giorni “caldi” della Festa della Donna, perché il messaggio del film va oltre il trend imposto dai social e dalle giornate “femminili” della memoria.
Le suffragette che lottavano per il diritto di voto combattevano tutti i giorni dell’anno e non lo facevano per consegnare alla storia un solo giorno di celebrazioni ma per conquistare il rispetto dei restanti 364.
Non tutte le donne (perché la donna è umana quanto l’uomo ed imperfetta quanto esso) sanno essere oggi all’altezza di quelle conquiste .
Alcune vendono il corpo ma si lamentano subito della ricevuta, altre sfruttano ambiguamente politica e maternità per cavalcare un carro dell’uguaglianza che altrove disdegnano, altre ancora sposano ciecamente l’arrivismo dei maschi per farsi maschiliste esse stesse.
L’uomo resterà sempre un animale incoerente e debole ( lui resta il solo e unico “sesso debole”) ma la donna che crea e soprattutto che "educa" ha più responsabilità nel non distruggere quanto ha generato.
Perchè Dio non è femmina sol perchè la donna è creatrice ma soprattutto perchè resta la vera "ispiratrice".
Perchè non la vogliamo solo mamma "biologica" di qualcosa ma soprattutto Musa, Confidente e Presidente.
Perchè la donna può dar rilievo non solo alla metà di un genere ma alla sensibilità di entrambi.
Ogni giorno è buono per raccogliere davvero frutti delle suffragette.
Meditateci donne prima di autocelebrarvi quotidianamente con una foto, istupidirvi con un pensiero o gareggiare in aggressività coi maschi.  
Nessuna donna dell’epoca lottò e si sacrificò solo per diventare, un secolo dopo, una versione alternativa dell’uomo con la vagina.

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