Omaggio grafico a
“Suffragette” a quasi un mese dalla sua uscita in sala.
Un post che non ha bisogno di
essere divulgato nei giorni “caldi” della Festa della Donna, perché il
messaggio del film va oltre il trend imposto dai
social e dalle giornate “femminili” della memoria.
Le suffragette che lottavano
per il diritto di voto combattevano tutti i giorni dell’anno e non lo facevano
per consegnare alla storia un solo giorno di celebrazioni ma per conquistare il
rispetto dei restanti 364.
Non tutte le donne (perché la
donna è umana quanto l’uomo ed imperfetta quanto esso) sanno essere oggi
all’altezza di quelle conquiste .
Alcune vendono il corpo ma si lamentano subito della ricevuta, altre sfruttano ambiguamente
politica e maternità per cavalcare un carro dell’uguaglianza che
altrove disdegnano, altre ancora sposano ciecamente l’arrivismo dei maschi per farsi maschiliste esse stesse.
L’uomo
resterà sempre un
animale incoerente e debole ( lui resta il solo e unico “sesso debole”)
ma la donna che crea e soprattutto che "educa" ha più responsabilità nel
non distruggere quanto ha generato.
Perchè Dio non è femmina sol perchè la donna è creatrice ma soprattutto perchè resta la vera "ispiratrice".
Perchè non la vogliamo solo mamma "biologica" di qualcosa ma
soprattutto Musa, Confidente e Presidente.
Perchè la donna può dar rilievo non solo alla metà di un genere ma alla
sensibilità di entrambi.
Ogni giorno è buono per raccogliere davvero frutti delle suffragette.
Meditateci
donne prima di autocelebrarvi quotidianamente con una foto, istupidirvi
con un pensiero o gareggiare in aggressività coi maschi.
Nessuna donna dell’epoca
lottò e si sacrificò solo per diventare, un secolo dopo, una versione alternativa dell’uomo con la vagina.